Era l'anno 1704 quando sul Boston News-letter usciva il primo vero annuncio pubblicitario.
Da allora la pubblicità ne ha fatta di strada, e ha subito tantissime trasformazioni dovuti sia al contesto culturale sia ai mezzi utilizzati nei vari momenti storici. Oggi che il nostro mondo ruota soprattutto sul web e in cui tutto è digitalizzato, fatichiamo ad immaginare artisti di un tempo passato che, armati di pazienza e creatività, dipingevano con le loro mani manifesti e immagini pubblicitarie.
Ne è un fantastico esempio il manifesto creato durante prima guerra mondiale da James Montgomery Flagg che noi tutti conosciamo, e che ritrae lo Zio Sam (personificazione dell'esercito degli Stati Uniti) che indica di fronte a sé dicendo I WANT YOU.
Questo manifesto è stato riproposto in svariate versioni nel corso degli anni e ad oggi è una delle immagini più ricordate dalle persone.
E che dire dell'immagine della Coca Cola che ha dato vita all'immagine che oggi tutti abbiamo del favoloso Babbo Natale?
Coca Cola con l'intento di diffondere il culto della bevanda analcolica più bevuta di tutti i tempi, e soprattutto puntando ad un target strettamente giovanile, ha scelto di rappresentare un Babbo Natale vestito dei suoi colori. Quale era l'obiettivo? Associare l'immagine di questo buonissimo nonnino alla bontà del prodotto, e ovviamente tutti sappiamo che è stato centrato in pieno.
Da allora Babbo Natale è rosso e bianco ed è strettamente legato a Coca Cola.
Nel 1942, in piena seconda guerra mondiale, un altro manifesto è passato alla storia: l'immagine dipinta da J. Howard Miller per Westinghouse Electric. Questa immagine invitava le donne a prendere il posto di lavoro degli uomini partiti per la guerra e ritraeva Rosie la Rivettatrice che gridava "Possiamo farlo!".
Inutile dire che anche questa è una delle immagini rimaste nel cuore delle persone, e che ancora oggi rappresenta l simbolo indiscusso del femminismo occidentale.
Dopo alcuni anni, con l'avvento della tv e dei mezzi radio, le immagini pubblicitarie hanno avuto larga diffusione, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui sono "pane" per le aziende.
Ogni giorno recepiamo migliaia di messaggi pubblicitari che vanno ad intrecciarsi con la nostra vita e che entrano a far parte del nostro quotidiano.
La pubblicità, e di conseguenza le immagini che le compongono, non si limitano quindi a far arrivare un messaggio (solitamente legato all'acquisto) ma anzi portano con sé la cultura e il contesto del momento e diventano parte integrante della nostra vita.
E voi? ricordare qualche spot in particolare? Raccontatecelo...
Nessun commento:
Posta un commento