Come informano, narrano, seducono i linguaggi che ci circondano.
Mancano ancora un po' di giorni allo scadere del nostro Contest (vuoi partecipare?) e oggi voglio parlarvi del libro che è in palio e che ho scelto per voi.
Non a caso ho scelto per il concorso di farvi pubblicare una serie di spot televisivi (se vuoi vederli clicca qui) e non a caso ho scelto proprio questa pubblicazione come primo regalo per voi che seguite il mio blog.
Nella sua "Critica portatile al visual design" Riccardo Falcinelli ci spiega come riuscire a cogliere davvero CHI sta parlando dietro ad un visual e COSA ci sta dicendo.
Ho avuto la fortuna di potergli porre qualche domanda, su come è nata l'idea di questo libro e di cosa avrebbe voluto trasmettere al suo pubblico:
Non a caso ho scelto per il concorso di farvi pubblicare una serie di spot televisivi (se vuoi vederli clicca qui) e non a caso ho scelto proprio questa pubblicazione come primo regalo per voi che seguite il mio blog.
Nella sua "Critica portatile al visual design" Riccardo Falcinelli ci spiega come riuscire a cogliere davvero CHI sta parlando dietro ad un visual e COSA ci sta dicendo.
Ho avuto la fortuna di potergli porre qualche domanda, su come è nata l'idea di questo libro e di cosa avrebbe voluto trasmettere al suo pubblico:
"Volevo provare a raccontare in maniera piana e diretta come funziona il mondo che circonda dal punto di vista "visuale". Spiegare non agli addetti ai lavori ma a tutti gli altri il potere reale, operativo, del design a cui non si dà troppo peso: efficace proprio perché invisibile".
Ma uno come Falcinelli, che nel suo libro parla di decenni di storia della pubblicità e di tutto ciò che fa parte del mondo "visual" da sempre, cosa pensa del visual marketing e in particolare dei social network come Instagram in cui il visual è alla base di una strategia di marketing?
"Sono strumenti contemporanei. A saperli usare bene possono perfino risultare brillanti. Ma attenzione: per capire il presente dobbiamo partire dai precedenti che l'hanno permesso, capire la società cui le cose accadono. Come il fondatore della Unilever che si inventò di regalare saponette come prima strategia di marketing virale".
Infine gli abbiamo chiesto di spifferarci i suoi progetti futuri ma..
"Ho in cantiere un paio di libri, ma richiedono tempo, studio, meditazione. Per fare un lavoro fatto bene due o tre anni ci vorranno. Ovviamente sempre di sguardo parleranno. Ma per ora fermiamoci qui..."
Ok, anche noi ci fermiamo qui. E lo ringraziamo per aver condiviso con noi questa piccola intervista, oltre che ad averci "donato" questa interessante guida, che ci apre al fantastico mondo del visuale e ci fa apprezzare ancora di più la nostra cultura.
Ok, anche noi ci fermiamo qui. E lo ringraziamo per aver condiviso con noi questa piccola intervista, oltre che ad averci "donato" questa interessante guida, che ci apre al fantastico mondo del visuale e ci fa apprezzare ancora di più la nostra cultura.
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