Roy Lichtenstein - Cavaliere Rosso |
Eccoci arrivati ad un nuovo capitolo della nostra rubrica: gli elementi del linguaggio visivo.
Nel mese di settembre mi dedicherò a questo argomento analizzando ogni singolo elemento.
Oggi, in particolare, mi soffermerò sui primi due elementi: il punto e il segno.
Il punto
Se si osserva bene l'immagine sopra noteremo che l'uso dei punti, di dimensioni diverse, crea sfondi retinati e definisce i volumi. I segni invece sono diretti e immediati, tipici di questo genere artistico.Il punto, in generale, indica una posizione e non possiede dimensioni, non occupa area né spazio, anche se quando lo indichiamo su un foglio siamo obbligati a occuparne una minima porzione.
Nel linguaggio visuale costituisce l'elemento minimo disegnabile dotato di espressività.
Mettendo in sequenza un certo numero di punti, si possono formare linee e altre forme geometriche. Inoltre l'accostamento dei punti, può creare superfici texturizzate.
Mediante addensamento, rarefazione e variazioni della dimensione dei punti, è possibile creare forme e immagini. In particolare esiste una tecnica, chiama Stippling dots, utilizzata per produrre immagini mediante una grande quantità di punti accostati tra loro, tutti perfettamente uguali o variabili per dimensione. In alcuni casi si usa forare la carta con un ago per avere fori identici tra loro.
Esempio di Stippling dots |
Nell'espressione artistica vengono considerati come punti anche le tessere dei mosaici. Alla fine dell'800 in Francia, artisti come Seurat e Signac fondarono il Puntinismo, accostando piccoli punti di colori primari puri in modo da creare una miscela visiva di colori secondari e terziari.
Il segno
Il segno è l'espressione visiva più elementare, semplice, immediata per comunicare.Ogni giorno siamo a contatto con tutta una serie di segni visivi, naturali o artificiali che non costituiscono una figura vera, ma hanno la loro autonomia e un preciso significato.
I segni possono essere naturali o artificiali.
Possiamo quindi elencare alcuni diversi tipi:
- segni naturali
- segni grafici
- segni pittorici
- segni plastici tridimensionali
- segni architettonici
- segni del visual design
Alcuni artisti devono la loro fama proprio al "segno" plastico che connota le loro composizioni.
Può essere un colore, una forma particolare, un effetto visivo o a tecniche sperimentate: qualsiasi cosa che lasci un segno visivo che diventi quasi un marchio di fabbrica dell'artista.
Lucio Fontana |
Buon lunedì!
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